A partire dall’1 gennaio 2015 sono entrate in vigore le nuove norme relative al collaudo degli autoveicoli. Le principali novità nel campo della revisione riguardano infatti non solo l’aggiornamento dei tariffari, ma le stesse modalità di esecuzione della revisione. Lo scopo quello di riuscire ad eliminare il fenomeno delle revisioni fasulle, grazie alle quali alcuni operatori possono facilitare la promozione di veicoli non a norma. Queste revisioni, a dir poco sbrigative, possono infatti mettere a repentaglio l’incolumità e la sicurezza del proprietario dell’autoveicolo e degli altri automobilisti.
Le nuove misure contro le revisioni “fasulle”
Uno degli escamotage cui si è pensato di far riferimento per risolvere questo annoso problema, quello della revisione controllata da un sistema di videosorveglianza. Il compito delle telecamere quello di verificare, anche attraverso un sistema di scansione della targa, che l’auto sottoposta a revisione coincida effettivamente con quella dichiarata.
Fra le altre novità in campo il protocollo MCTCnet2, che prevede l’aggiornamento dei software degli impianti alle nuove procedure. Riguardo alle scadenze, la prima revisione dovrà essere effettuata dopo 4 anni dall’immatricolazione di un’auto nuova e successivamente ogni 2 anni.
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L’auto sottoposta a revisione deve superare una serie di importanti controlli. Dallo stato dell’impianto frenante alla presenza della ruota di scorta e del triangolo, dalle luci alle emissioni di CO2, dallo stato di usura degli pneumatici alla corrosione generale dell’autoveicolo.
L’auto che non supera la revisione può essere sospesa dalla circolazione, oppure dovrà essere sottoposta a nuovi controlli. Per questo sarebbe buona regola predisporla al meglio prima del collaudo, sostituendo ad esempio gli pneumatici e le parti visibilmente usurate.
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