Il marchio americano Ford è sempre attento alle novità del mercato e non ha mai celato il fatto che, i piani alti dell’ovale blu, avessero un occhio sempre puntato sul settore dell’ibrido e dell’elettrico.
Fino ad oggi non abbiamo visto grandi passi avanti su questo fronte.
Recentemente, qualcosa sembra essersi mosso e, in Ford, stanno iniziando seriamente a pensare a quali piani preparare per il futuro del marchio.
E’ così che l’ovale blu ha dato vita al Team Edison, un gruppo di sviluppo formato da alcuni dei migliori elementi di cui Ford dispone, specialisti nel settore dell’automotive elettrico.
A questo team sarà affidato l’arduo compito di sviluppare prodotti e soluzioni completamente nuovi relativi alla mobilità elettrica e, per farlo, saranno messi di fronte a diverse scelte produttive importanti e dovranno rispettare tempistiche piuttosto brevi.
E’ nei piani di Ford, infatti, il rilascio di almeno 13 nuove vetture con base elettrica.
Nel giro dei prossimi 5 anni si parla anche della realizzazione di una nuova crossover completamente elettrica che dovrebbe garantire un autonomia su strada di poco inferiore ai 500km.
Il Team Edison, con sede ufficiale a Detroit e con a capo Ted Cannis, non si impegnerà da solo per raggiungere questo obiettivo.
Lavorerà infatti in collegamento continuo con gli stabilimenti di ricerca e sviluppo Ford presenti nel mercato cinese e in quello Europeo e cercherà di stabilire dei rapporti di partnership con altri marchi del settore, così da rafforzare le già solidi basi su cui si muoverà il marchio.
Il nuovo AD Jim Hackett ha dichiarato di voler rivedere i piani finanziari del marchio.
Così da tagliare i costi in modo deciso e ricavare ulteriori fondi da spendere nei settori delle Sport Utility Veichle (o SUV), dei pickup, delle vetture ibride, elettriche e dei sistemi di guida autonoma e assistita.
Per fare questo, saranno stanziati ulteriori fondi e saranno ridotti quelli relativi alla produzione delle berline, come la scelta (giudicata decisamente infelice da molti amanti del marchio) di spostare in Cina la produzione di alcune vetture come la Focus.
L’obiettivo, oltre a quello sopracitato, è quelli di garantire una percentuale sempre maggiore di vetture connesse al 100% col mondo che ci circonda: si pensa al 2020 come anno in cui questo processo avrà raggiunto il culmine.