Il futuro delle aziende è green.
Con questo si intende indicare come, negli anni a venire, l’impronta ecologica sul panorama delle imprese italiane ed europee in generale, si farà sempre più presente.
Così da garantire un taglio netto alle emissioni e alla produzione di materiali inquinanti, che con il passare degli anni, potrebbero rendere difficile la vita alla nostra cara Terra.
Il settore dell’automotive è forse uno dei più colpiti in assoluto in questo senso: una buona parte delle emissioni nocive, infatti, deriva proprio dai gas di scarico dei motori termici dei veicoli.
Pensiamola dal punto di vista business.
Quante aziende fanno un largo uso di veicoli stradali ? Probabilmente quasi tutte.
Ci sono aziende di rappresentanza che hanno flotte di auto ad uso dei dipendenti, aziende di noleggio che fanno dell’automotive la loro unica fonte di guadagno, aziende che gestiscono taxi e car sharing, imprese di logistica che fanno largo uso di vetture, furgoni e altri veicoli commerciali.
Muovere dei passi dal punto di vista ecologico in questo settore, come potrete ben capire, inizia ad essere una necessità sempre più pressante.
A prendere un’ottima iniziativa, in questo caso, è il marchio francese Renault.
Grazie ad una partnership con uno dei fornitori di energia green italiani, Energan, si impegna a creare un modello ideale di impresa a km zero, ecologicamente parlando.
Nasce così un progetto che permette alle imprese di acquistare un pacchetto che include energia proveniente da fonti rinnovabili, gas derivato da piani di compensazione delle emissioni e una vettura completamente elettrica.
La Renault Twizy 45 Life Flex.
Con un kit di lampadine a LED per favorire il risparmio energetico, due prese, e una colonnina di ricarica per la vettura, che lavora a 7,4 kW.
La Twizy, è un veicolo classificato come quadriciclo, dotato di due posti e, grazie alla limitazione di potenza e al limitatore di velocità a 45 km/h, riesce ad essere guidabile anche dai 14enni con la patente AM.
Il veicolo di Renault ha un’autonomia massima dichiarata di 100km in condizioni ideali e impiega solo 3 ore per ricaricarsi.
Il lato positivo? Se l’azienda lo gradisce, a fine contratto, potrà riscattare la vettura con una spesa aggiuntiva di 500€.
Senza dimenticare che la colonnina di ricarica rimane di proprietà anche ad esaurimento contratto.