Il GP di Austria di domenica scorsa è stato teatro di colpi di scena per certi versi clamorosi.
Max Verstappen ha infatti messo le mani sul gradino più alto del podio vincendo in quello che Red Bull può tranquillamente considerare come GP di casa.
Alle sue spalle un ottimo Kimi Raikkonen e a seguire Sebastian Vettel che grazie alla terza posizione torna al vertice del mondiale piloti con un punto di vantaggio su Lewis Hamilton.
Quest’ultimo è stato coinvolto nella disfatta Mercedes (che ha interessato anche Valtteri Bottas) a causa di problemi di motore.
Era il nono appuntamento del mondiale 2018 di Formula 1.
La gara ha confermato la divisione equa delle vittorie tra i tre top team : Mercedes, Ferrari e Red Bull hanno vinto tre GP ciascuno fin qui.
La vittoria dell’ottimo Verstappen ha preso avvio da una partenza concreta che lo ha portato alle spalle delle due Mercedes. Fino al 14esimo giro, quando Bottas ha dovuto lasciare la sua monoposto nella via di fuga della curva 4 a causa di una perdita d’acqua, stesso discorso per Hamilton che per un calo di pressione della benzina ha abbandonato la W09 49 giri dopo.
Molto interessante il fatto che dei piloti di testa solo Verstappen non ha effettuato la seconda sosta per il cambio gomme.
Colpo grosso per la Ferrari che con Vettel si è ripresa la testa del mondiale.
Grazie al secondo posto di Raikkonen, apparso finalmente in forma e ora al terzo posto nella classifica piloti, ha superato la Mercedes anche nel mondiale costruttori con un vantaggio di 10 punti.
Dopo nove gare Romain Grosjean vede finalmente la bandiera a scacchi regalando un fantastico quarto posto alla Haas seguita dall’ottimo quindi di Magnussen.
Sesto e settimo posto per Esteban Ocon e Sergio Perez, ottavo per Fernando Alonso che ha risollevato una McLaren in difficoltà partita dalla Pit Lane per alcune modifiche effettuate in parco chiuso. La zona punti si è chiusa invece col nono posto di Leclerc seguito dal compagno di squadra Ericsson.