Toyota ha annunciato, dopo il comunicato ufficiale di venti giorni fa, che finalmente metterà in atto il richiamo la riparazione di ben 4 modelli di Lexus, per una somma totale di circa 11.500 unità, 4.500 delle quali in Giappone ed il resto diviso tra Usa, Europa e Cina, a causa di piccoli, ma gravi, difetti allo sterzo. L’iniziativa della compagnia, che conferma i rumors lanciati dal quotidiano nipponico Yomiuri riguarda i modelli del marchio di alta gamma LS460, LS460L e le ibride LS600h e LS600hL.
Toyota non protesta. E come se fossero noccioline attinge dalle casse (che rimangono ancora oggi probabilmente le più gonfie del mondo dell’auto) di colpo i 16,4 milioni di dollari, per darli nelle mano delle autorità americane che l’avevano multata per aver tardato a comunicare i danni tecnici delle autovetture.
«Toyota ha nascosto consapevolmente un difetto pericoloso per mesi alla autorità – aveva detto il segretario americano ai Trasporti, Ray La Hood – e non ha assunto alcuna iniziativa per tutelare milioni di automobilisti e le loro famiglie. Per queste ragioni cerchiamo il massimo della pena previsto dalla legge».
Il costo di questi richiami dal mercato peseranno per circa 1,37 miliardi di euro sul bilancio 2009-2010, comunque inferiore alle stime iniziali. Il ritiro delle vetture sarebbe la diretta conseguenza delle 12 segnalazioni giunte da marzo al ministero dei Trasporti nipponico su difetti al sistema elettrico dello sterzo.